Questa mattina, intorno alle ore 11, sono stati occupati con un blitz gli uffici dell’Er.go. (l’ente per il diritto allo studio) dal CopyRiot Project, un laboratorio dell’Onda Anomala di Bologna.
E’ stato aperto un confronto con la responsabile E.r.g.o. di Bologna, in cui è stato chiesto che l’ente si esprimesse sulla richiesta di rendere i libri di testo dei corsi universitari in open access, fruibili liberamente senza il copyright, ossia senza un meccanismo che privatizza una ricchezza che è invece prodotta dalla cooperazione sociale.
Di fronte alla crisi economica e sociale, le risposte istituzionali volte a fronteggiare la stessa si rivelano sempre più inadeguate e insufficienti, figlie di una concezione vetusta del paradigma produttivo del sapere. Il rendere liberamente fruibili i testi universitari è una risposta concreta ai bisogni degli studenti e dei precari dell’università, che risponde all’esigenza sempre più diffusa di riappropriazione di un reddito negato da meccanismi come il copyright e dalle forme di rendita del baronato universitario.
Di fronte a questa richiesta, è stato fissato un incontro con la dottoressa Alessi, responsabile regionale dell’Er.go., in cui l’ente si esprimerà ufficialmente sulla questione.
CopyRiot Lab
Qui di seguito riportiamo il volantino distribuito durante l’azione.
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