Contro l’operazione Rewind. Iniziativa a Bologna

[Infoaut.org]

Un presidio iniziato alle 15 sotto le due Torri ha riportato per
tutto il pomeriggio alla cittadinanza bolognese una narrazione altra
rispetto a quella dell’accusa nel processo Rewind, iniziato oggi a
Torino, e subito rimandato per un vizio di forma. Operazione Rewind che
portò all’arresto di 21 persone ed in seguito all’inserimento di altre
persone ancora nel registro degli indagati.

Nei numerosi interventi al microfono sono state ricordate le giornate di Torino e il loro obiettivo
condiviso da tutti e tutte le partecipanti, bloccare il g8
dell’università per evitare che ancora una volta pochi potenti
potessero decidere a loro piacimento le politiche universitarie
giocando sul futuro degli studenti e delle studentesse.

La criminalizzazione di poche persone a caso tra i più di 10000 che
erano a Torino quel giorno, come modalità per creare sedicenti buoni e
cattivi, è stata smontata come già successo nei giorni susseguenti
all’arresto dello scorso luglio. Lo slogan della piazza, riaggiornato
ad oggi, è stato lo stesso che caratterizzava le grandi mobilitazioni
di quei giorni: "Dietro quello scudo ci siamo ancora tutt*!"

Proprio questo slogan era presente negli striscioni e nel tazebao attacchinato ai pannelli sotto le torri; la cittadinanza ha interagito positivamente con gli organizzatori del presidio, contribuendo anche ad un benefit per le spese legali degli arrestati.

Come dal primo giorno dopo l’operazione Rewind, Bologna continua a fare sentire il proprio forte sostegno agli imputati e promette di continuare ad alzare la voce ad ogni nuova tappa processuale. Appuntamento al primo aprile!

Dietro quello scudo ci siamo ancora TUTTI/E!!!

in concomitanza della prima udienza del processo "Rewind" che coinvolge
21 arrestati in tutti Italia (e tra gli altri anche 4 ragazzi di
bologna) in seguito ai fatti del g8 di Torino, Bologna si blocca per un
giorno per tornare a ridadire a gran voce che "DIETRO QUELLO SCUDO CI
SIAMO ANCORA TUTTI/E" con una giornata di comunicazione, musica, mostra
e performance

 

Ancora una volta Bologna si dichiara antifascista

Nella notte alcuni manifesti di Blocco Studentesco, il movimento
giovanile legato a Casa Pound, sono stati attacchinati in via
Belmeloro, dove la Facoltà di Giurisprudenza ha in programma di
ospitare una conferenza a cui parteciperà anche Marco Travaglio.

La presenza dei fascisti del terzo millennio in zona universitaria ha
provocato la reazione immediata di molti pezzetti di movimento
antifascista di Bologna, che hanno lanciato un concentramento in Piazza
Verdi per le 16.30 al fine di mettere in pratica una reazione a questa
provocazione.




Un centinaio di persone si è concentrato in piazza Verdi verso le 16.30
per reagire alla provocazione lanciata da Blocco Studentesco, la
sezione giovanile di Casa Pound, che si era recato, la notte scorsa, in
zona universitaria (via Belmeloro) per effettuare un
mini-attacchinaggio contro la presenza di Marco Travaglio, invitato a
partecipare ad una conferenza all’interno delle stanze della facoltà di
Giurisprudenza.

Nel giro di mezz’ora si è radunata una folla composita di studenti medi
e universitari e di precari che si è mossa da piazza Verdi fino a via
Belmeloro riempiendo la città di manifesti che recavano la scritta
"Bologna è antifascista". Un’attacchinaggio spontaneo insomma, col fine
di cancellare la presenza- seppur minoritaria e sporadica- dei
manifesti dei fascisti del terzo millennio dalla zona universitaria.

Dagli interventi al megafono si è ricordato il carattere antifascista
dei movimenti sociali bolognesi dello scorso anno, nonchè la voglia di
continuare a lottare, come in moltissime altre città italiane affinchè
l’agibilità politica dei movimenti neofascisti sia eliminata.

Il corteo è poi ritornato verso piazza Verdi, dove è stato rilanciato
l’appuntamento per il sit-in di venerdì prossimo in cui la protesta
universitaria si fonderà con quella degli studenti medi, presenti
all’iniziativa antifascista di oggi.