27 febbraio – Assemblea nazionale degli studenti e delle studentesse medi/e a Bologna

[Infoaut.org]

Le ultime settimane di mobilitazione da parte degli studenti medi
hanno evidenziato come il fermento di una generazione cosciente del suo
futuro di precarietà incominci a manifestarsi in concrete, e
soprattutto continue, pratiche di lotta. I cortei territoriali dello
scorso 19 febbraio hanno evidenziato come, da Bologna a Torino,
passando per Pisa e Brescia, ci sia un movimento diffuso in tutto il
paese.

A Bologna il nascente Collettivo Autonomo Studentesco, fondato da
numerosi studenti e studentesse attivi nelle mobilitazioni all’interno
delle scuole occupate delle ultime due settimane, ha deciso di chiamare
a raccolta le realtà nazionali che già negli scorsi mesi
a Torino e Napoli avevano messo in pratica momenti di confronto e
dibattito al fine di coordinare le lotte e creare un sapere comune di
conflitto. Numerose città hanno risposto all’appello: interveranno
delegazioni da Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Ravenna, Pisa,
Firenze, Massa Carrara, Livorno, Torino, Cremona, Milano, Napoli, Roma,
Palermo e Brescia
. Temi centrali saranno l’analisi del ruolo
del dispositivo formazione al tempo della crisi, così come la
riflessione su come rideclinare ed implementare i ragionamenti sulla
pratica della riappropriazione in continuità con quanto emerso
dall’assemblea torinese dello scorso gennaio.

Riportiamo il comunicato d’indizione e il programma dell’assemblea:

ASSEMBLEA NAZIONALE STUDENTI MEDI
27 FEBBRAIO 2010, BOLOGNA

Il movimento delle scuole è riuscito a darsi una
continuità molto significativa negli ultimi mesi. Di fronte
all’approvazione dell’ennesima riforma, a Bologna e in molte altre
città d’Italia si sono sviluppate intense settimane di
mobilitazione con occupazioni, blocchi del traffico, contestazioni e
cortei con migliaia di studenti e studentesse. Il portato di questa
conflittualità ed ingovernabilità è da attribuirsi
ad una risposta politica all’ennesimo immiserimento della scuola
pubblica, sempre più aziendalizzata e colpita dai tagli. Ma
è anche la presa di parola di una generazione che rifiuta il
presente ed il futuro di precarietà ed impoverimento culturale
ed economico che da anni i governi ci prospettano. E’ la volontà
di non rassegnarsi, di non essere vittime ma soggetti vivi ed in lotta
in una società in crisi.

Ci è stato chiesto da più parti e riteniamo importante
ospitare a Bologna una assemblea nazionale di confronto sul periodo che
stiamo attraversando e sulle prospettive per la primavera. Un’assemblea
che, in continuità con quella tenutasi ad inizio Gennaio a
Torino, continui ad interrogarsi sul ruolo che la scuola ha assunto in
Europa, che sempre più assume una funzione di semplice
disciplinamento di una forza lavoro in formazione.

In Italia, a partire dalla legge sull’autonomia scolastica introdotta
da Berlinguer a fine anni ’90, passando per le successive gestioni dei
ministri Moratti, Fioroni ed ora Gelmini, della scuola pubblica rimane
solo uno spettro, in cui si cercando di coprire il disinvestimento ed i
tagli con le retoriche della competizione (fra scuole e all’interno
delle stesse fra le singole classi) e del merito.
A questa tendenza ormai decennale si aggiungono i provvedimenti del
Governo Berlusconi che mirano ad una gerarchizzazione del corpo
insegnante, alla cassa integrazione per il personale scolastico, ad
istituire una figura di dirigente-manager capo assoluto per i presidi e
tendenze di razzismo istituzionale come il tetto alla presenza di
migranti nelle classi. Bocciatura col 5 in condotta, continue minacce
di sospensione, assillante pressione per il mantenimento della normale
routine al fronte di un desiderio di formazione incompatibile con la
rigida disciplina scolastica, sono solo alcuni aspetti di queste
politiche che vogliono impedire l’espressione di una voce critica e
annullare il libero pensiero.

Nell’ambivalenza fra questo contesto di chiusura e limitazione e il
desiderio di apertura di spazi di libertà espresso in questi
mesi di movimento, riteniamo fondamentale continuare a tematizzare
l’importanza dei percorsi di autorganizzazione e autogestione, come
punti di partenza fondamentali per la costruzione di percorsi di
riappropriazione di saperi, spazi e servizi, come affrontato anche
all’assemblea di Napoli.

L’importanza di un terreno di lotta come quello della scuola non si
esaurisce nella rivendicazione del diritto ad un sapere libero, ma si
estende alla lotta contro il continuo aumento dei costi (che vanno dal
caro libri al caro dei mezzi pubblici) e nella ripresa di tempi di vita
che escono dal circolo vizioso scuola-casa-studio-scuola.

Nella settimana di ricordo di Valerio Verbano, sarà
importante affrontare anche il tema antifascista e il ruolo di
controllo e repressione che stiamo vivendo in questi mesi.

C.A.S. Collettivo Autonomo Studentesco – Bologna

PROGRAMMA ASSEMBLEA:
Sabato 27 Febbraio

Ore 14 Pranzo

Ore 15 Assemblea plenaria introduttiva

Ore 16.30 Tavoli di lavoro (Proposte: analisi su scuola ai tempi
della crisi e riforma; riappropriazione e continuità del
movimento)

Ore 19 Assemblea finale con relazioni dei tavoli e agenda politica

Ore 21 Cena

Ore 22 Festa studentesca
L’assemblea si terrà al Laboratorio Crash!, via della Cooperazione 10

Per informazioni:

Luca 3382476454

Alexi 3278305766
(Sarà garantita l’ospitalità per la notte di sabato)

Contro l’operazione Rewind. Iniziativa a Bologna

[Infoaut.org]

Un presidio iniziato alle 15 sotto le due Torri ha riportato per
tutto il pomeriggio alla cittadinanza bolognese una narrazione altra
rispetto a quella dell’accusa nel processo Rewind, iniziato oggi a
Torino, e subito rimandato per un vizio di forma. Operazione Rewind che
portò all’arresto di 21 persone ed in seguito all’inserimento di altre
persone ancora nel registro degli indagati.

Nei numerosi interventi al microfono sono state ricordate le giornate di Torino e il loro obiettivo
condiviso da tutti e tutte le partecipanti, bloccare il g8
dell’università per evitare che ancora una volta pochi potenti
potessero decidere a loro piacimento le politiche universitarie
giocando sul futuro degli studenti e delle studentesse.

La criminalizzazione di poche persone a caso tra i più di 10000 che
erano a Torino quel giorno, come modalità per creare sedicenti buoni e
cattivi, è stata smontata come già successo nei giorni susseguenti
all’arresto dello scorso luglio. Lo slogan della piazza, riaggiornato
ad oggi, è stato lo stesso che caratterizzava le grandi mobilitazioni
di quei giorni: "Dietro quello scudo ci siamo ancora tutt*!"

Proprio questo slogan era presente negli striscioni e nel tazebao attacchinato ai pannelli sotto le torri; la cittadinanza ha interagito positivamente con gli organizzatori del presidio, contribuendo anche ad un benefit per le spese legali degli arrestati.

Come dal primo giorno dopo l’operazione Rewind, Bologna continua a fare sentire il proprio forte sostegno agli imputati e promette di continuare ad alzare la voce ad ogni nuova tappa processuale. Appuntamento al primo aprile!