Ancora una volta, da Milano fino a Padova, passando per Cagliari, assistiamo alla stessa identica scena: polizia, carabinieri e digos che proteggono delle sigle neofasciste all’interno delle università,
per poi caricare selvaggiamente addirittura all’interno delle facoltà
gli studenti che contestano con rabbia e determinazione chi porta
ancora avanti delle ideologie xenofobe e razziste.
Sono scene che abbiamo rivisto recentemente anche al di fuori delle
facoltà universitarie, come per le strade di Bergamo, dove, mentre da
una parte i neofascisti marciavano in assetto paramilitare – capeggiati
dallo stragista Fiore e da un prete negazionista lefebvriano – sfilando
tranquillamente per le vie della città, dall’altra parte la polizia
effettuava una vera e propria caccia all’uomo a chi si opponeva alla
barbarie neofascista, finendo per fermare una sessantina di persone e
convalidando 2 arresti tra gli antifascisti.
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