Comunicato: Solidarietà antifascista dall’Onda bolognese

Ancora una volta, da Milano fino a Padova, passando per Cagliari, assistiamo alla stessa identica scena: polizia, carabinieri e digos che proteggono delle sigle neofasciste all’interno delle università,
per poi caricare selvaggiamente addirittura all’interno delle facoltà
gli studenti che contestano con rabbia e determinazione chi porta
ancora avanti delle ideologie xenofobe e razziste.

Sono scene che abbiamo rivisto recentemente anche al di fuori delle
facoltà universitarie, come per le strade di Bergamo, dove, mentre da
una parte i neofascisti marciavano in assetto paramilitare – capeggiati
dallo stragista Fiore e da un prete negazionista lefebvriano – sfilando
tranquillamente per le vie della città, dall’altra parte la polizia
effettuava una vera e propria caccia all’uomo a chi si opponeva alla
barbarie neofascista, finendo per fermare una sessantina di persone e
convalidando 2 arresti tra gli antifascisti.

E’ successo lo stesso anche ieri a Torino, all’interno
della facoltà di Palazzo Nuovo completamente militarizzata per
difendere i fascisti del Fuan che avevano provocatoriamente
improvvisato un banchetto nell’atrio della facoltà, cosa che ha
scaturito come pronta risposta un presidio antifascista, che riteneva
inaccettabili la presenza di fascisti e polizia all’interno degli spazi
universitari. La polizia come al solito, a difesa di chi porta avanti
politiche di odio razziale e strategie/ansie securitarie, ha caricato
ripetutamente gli studenti per tutto l’atrio, facendo diversi feriti,
ed eseguendo 5 fermi e 2 arresti. Il tutto, sempre nella città di
Torino, a pochi giorni dall’assurda sentenza che aveva condannato 3
compagni per il loro  curriculum” da antifascisti militanti, per i
fatti del 14 maggio 2007 quando sempre a Palazzo Nuovo, ieri come oggi,
ma sempre con la stessa determinazione le/gli student* contestarono la
presenza del Fuan.

Per questo, da Torino a Bologna, gridiamo con ancora più
forza che per le istanze fasciste, sessiste e razziste, non c’è nessuno
spazio e agibilità, all’interno delle nostre facoltà così come fuori
nelle strade
e nelle piazze della nostra città, ed esprimiamo complicità e
solidarietà attiva con chi l’antifascismo lo pratica quotidianamente e
senza nessuna delega.




L’antifascismo non si arresta e ne si processa! Luca libero subito!




Onda anomala – Bologna!

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