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Un presidio iniziato alle 15 sotto le due Torri ha riportato per
tutto il pomeriggio alla cittadinanza bolognese una narrazione altra
rispetto a quella dell’accusa nel processo Rewind, iniziato oggi a
Torino, e subito rimandato per un vizio di forma. Operazione Rewind che
portò all’arresto di 21 persone ed in seguito all’inserimento di altre
persone ancora nel registro degli indagati.
Nei numerosi interventi al microfono sono state ricordate le giornate di Torino e il loro obiettivo
condiviso da tutti e tutte le partecipanti, bloccare il g8
dell’università per evitare che ancora una volta pochi potenti
potessero decidere a loro piacimento le politiche universitarie
giocando sul futuro degli studenti e delle studentesse.
La criminalizzazione di poche persone a caso tra i più di 10000 che
erano a Torino quel giorno, come modalità per creare sedicenti buoni e
cattivi, è stata smontata come già successo nei giorni susseguenti
all’arresto dello scorso luglio. Lo slogan della piazza, riaggiornato
ad oggi, è stato lo stesso che caratterizzava le grandi mobilitazioni
di quei giorni: "Dietro quello scudo ci siamo ancora tutt*!"
Proprio questo slogan era presente negli striscioni e nel tazebao attacchinato ai pannelli sotto le torri; la cittadinanza ha interagito positivamente con gli organizzatori del presidio, contribuendo anche ad un benefit per le spese legali degli arrestati.
Come dal primo giorno dopo l’operazione Rewind, Bologna continua a fare sentire il proprio forte sostegno agli imputati e promette di continuare ad alzare la voce ad ogni nuova tappa processuale. Appuntamento al primo aprile!