Non un euro in più alla vostra università

ieri il nostro collettivo, insieme ad
altri collettivi, ha occupato il senato accademico nel tentativo
d’interrompere quella pagliacciata della seduta per
discutere/approvare l’aumento delle tasse. Siamo entrati in via
Zamboni 33, con l’intento di portare il nostro dissenso politico ad una ristrutturazione del sistema di contribuzione fatta in base a criteri oggettivamente sbagliati e con delle finalità che sottolineano, oltre alla difficoltà dell’università del 3+2 di articolare un comando sul movimento soggettivo del precariato studentesco, che va oltre i tempi e i contenuti della formazione, l’aumento delle tasse segna nuovamente il ruolo di “impresa” dell’università volta a sfornare solamente migliaia di precari/sfruttati nel mercato del lavoro. 

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MARTEDI 20 MAGGIO: Street Soccer 2.0….DIAMO UN CALCIO ALLE RONDE!!!

Ancora la retorica del degrado e dell’insicurezza, ancora la solita
risposta da parte di AN/AzioneGiovani che hanno dichiarato di volersi
prendere piazza Verdi come modalità di controllo del territorio da cui far
partire le proprie ronde in quartiere.
Come student* e precari* quotidianamente rendiamo viva, vitale e ricca di
socialità la città di Bologna, facciamo della zona universitaria un cuore
pulsante di intelligenza collettiva e di creatività fuori dalle logiche
della mercificazione e del controllo sociale.

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Sabato 17 Maggio corteo antifa Verona

Nicola è ognuno di noi.
Con la rabbia dentro al cuore. 

 
Meeting point
ore 11.00
@ stazione FS Bologna

Nicola è ognuno di noi. La mano che ha ucciso Nicola è una mano fascista.
Una palese verità che nè distorsioni mediatiche, nè mistificazioni giudiziarie possono cancellare.

Una verità che da il segno, con il dramma dell’assassinio di un altro ragazzo a Verona, ma come anche a Roma, Milano ed in altre parti del territorio nazionale, della presenza e del radicamento di formazioni squadriste neofasciste, di un’allarmante estensione delle aree di influenza di una cultura e di una società che attorno agli assiomi di odio ed intolleranza costruiscono e legittimano sè stesse. In una crisi altrettanto duratura della guerra permanente, laddove il movimento antagonista e quello dei centri sociali restano indietro sulla capacità di costruire attorno a sè una conflittualità sociale di parte, la destra radicale affina strumenti d’azione, sperimenta nella società il suo agire e riversa nelle istituzioni la sua presenza territoriale. La composizione dell’attuale governo, così come la vittoria di Alemanno a Roma, ne sono chiaro simbolo e sintomo.

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torino 10 maggio free palestine

Torino, 10 maggio 2008. 8000 persone attraversano in corteo i quartieri
popolari di San Salvario e Nizza Millefonti fino ad arrivare al Lingotto,
dove la manifestazione termina fra i lanci di fumogeni e i discorsi delle
varie associazioni e dei collettivi scesi in piazza. Delegazioni arrivate
da Padova, Milano, Bologna e anche dall’estero ( Svizzera, Israele stesso)
tutte con l’intento di contestare la decisione da parte della Fiera del
Libro di invitare, come ospite d’onore, lo Stato di Israele nei
sessant’anni della sua fondazione, lasciando nel dimenticatoio quello che
la nascita di Israele ha portato, ovvero la catastrofe del popolo
palestinese, la Nakba, con i suoi 850.000 morti e i suoi 531 villaggi
distrutti. Senza parlare di quello che è successo dopo, Continue reading