Assemble di ateneo NO GELMINI – studenti, precari, ricercatori,docenti, tecnici amministrativi

Oggi si è tenuta l’assemblea convocata dai ricercatori e dalle
ricercatrici precari/e dell’università di Bologna a cui hanno partecipato,
oltre all’assemblea No Gelmini degli studenti universitari, alcuni
esponenti di tutti i cicli scolastici, dai maestri elementari agli studenti
delle scuole superiori.
L’assemblea ha espresso un secco no alla riforma
Gelmini, cogliendone il carattere di processo di precarizzazione sociale
iniziato con la riforma Zecchino-Berlinguer ed il Processo di Bologna e
continuata con la riforma Moratti.
Precarietà non limitata soltanto al
mondo della formazione, ma allargata all’interno di tutto il circuito delle
nostre esistenze.

Un’assemblea molto partecipata, che ha individuato nella
trasformazione delle università in fondazioni private, del blocco del
turn-over al 20% e al taglio del fondo ordinario nei prossimi 5 anni i
punti nefasti di questa riforma, con la lucidità di esprimere il rifiuto
sia dell’università pubblica attuale baronale e feudale sia di quella
privata asservita alle logiche del mercato: se di una trasformazione del
mondo della formazione si deve parlare, lo si può fare soltanto partendo
dai movimenti reali di lotta che dal basso riescono a mettere in crisi i
processi di precarizzazione e di messa a valore dei saperi e delle nostre
vite.
Da qua la necessità che il no alla Gelmini passi attraverso il
blocco della didattica al fine di allargare il fronte della partecipazione
individuando nel Senato Accademico e nella figura del Rettore i soggetti
politici che dovranno pubblicamente esprimersi contro la trasformazione
dell’Ateneo di Bologna in fondazione privata e tutto ciò che ne consegue;
da questo assunto la data del 21 ottobre, quando si riunirà il prossimo
Senato Accademico, si lancerà come assemblea d’Ateneo no Gelmini l’assedio
al rettorato
chiedendo anche le dimissioni del Rettore laddove la risposta
sia negativa.
Per arrivare a questa data si è deciso per l’apertura di un
percorso di lotta permanente e di uno spazio politico comune che ha trovato
nella formula "No Gelmini-Assemblea d’Ateneo, studenti, ricercatori,
docenti" il proprio nome e che ha individuato dei passaggi di mobilitazione
a partire dal 10 ottobre, partecipando al corteo indetto dagli studenti
medi
, promuovendo assemblee di facoltà No Gelmini (tra cui Scienze
Politiche, Giurisprudenza, Scienze della Formazione e Lettere e Filosofia) e
individuando il 15 ottobre come una giornata di lotta e mobilitazione di
tutti i cicli della formazione che vedranno già le occupazioni per quel
giorno delle scuole elementari e di un passaggio di lotta delle scuole
superiori: fare per quel giorno anche delle università un luogo di
conflitto che sappia convogliare il rifiuto alla Gelmini facendo prendere
inizialmente posizione al consiglio di facoltà di…
Altri obiettivi che l’assemblea si è posta sono quelli di costringere il
Rettore a bloccare l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico e di esprimere
il proprio appoggio al corteo convocato per il 17 ottobre dai sindacati di
base.

Qui di seguito il comunicato dell’assemblea

NO GELMINI – ASSEMBLEA DI ATENEO – studenti, precari, ricercatori,
docenti, tecnici amministrativi

Comunicato Assemblea di ateneo

La legge n. 133/08 «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la
semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza
pubblica e la perequazione tributaria» – ha nefaste conseguenze per
gli studenti, per i precari, e PER TUTTI coloro che vivono e lavorano
all’università.

Tra i punti che contestiamo della legge: La limitazione del turnover
al 20%; Il taglio nel prossimo triennio di 500 milioni di euro dal
fondo di finanziamento ordinario; La possibilità di trasformazione in
fondazioni private dell’Università.

Contestare questa legge non significa difendere l’università del
presente ma rilanciare la mobilitazione, in coordinamento con gli enti
di ricerca e con il mondo della scuola, per proporre forme di
didattica e di ricerca diverse e iniziare a costruire l’università del
futuro.
Sulla base di queste valutazioni l’assemblea di ateneo riunitasi in
aula Tonelli, Dipartimento di Matematica, oggi 8 ottobre, che ha visto
la numerosa partecipazione di studenti medi e universitari, precari,
ricercatori, docenti, insegnanti delle scuole elementari e medie,
tecnici-amministrativi:

• Chiede che il rettore e i membri del senato accademico diano le
dimissioni in caso in cui la legge Gelmini non venga ritirata. Chiede
che il 21 ottobre il prossimo senato accademico si pronunci
ufficialmente su questo.

• Chiede inoltre che si cancelli l’inaugurazione dell’anno accademico.

• Condivide e parteciperà con gli studenti medi all’iniziativa del 10
ore 9 piazza san Francesco.

• Lancia la mobilitazione in tutto l’ateneo nei giorni 15 e 16
ottobre, in coordinamento con i precari del cnr, e con il mondo della
scuola.

• Chiede il lancio del blocco della didattica per dare a tutte e tutti
la possibilità di stare dentro la mobilitazione.

• Esprime solidarietà allo sciopero dei sindacati di base del 17
ottobre con manifestazione a roma
Giorno 15 ottobre, assemblea di ateneo, Facoltà di Lettere, ore 17

Prossimi appuntamenti in preparazione al 15 (il primo il più importante):
lunedi’ 13 ore 17 facolta’ di scienze politiche (aula da definirsi)
martedì 14 ore 16 facoltà di giurisprudenza
martedì 14 ore 14 facoltà di scienze della formazione

(gli orari delle assemblee potranno essere rivisti se non sono disponibili
aule)
Bologna, 8 ottobre 2008 sito: www.ricercatoriprecari.org/bologna

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Qui di seguito il comunicato degli studenti medi

All’ennesimo colpo di mano di un ministro dell’istruzione rispondiamo
compatti scendendo in piazza per opporci a queste politiche scolastiche
criminali 8 miliardi di euro di tagli previsti in finanziaria entro il
2012 (per sperimentazioni, laboratori, strutture, tagli di ore e di
attività).
Tagli del 17% del personale fra corpo docenti e personale ATA (classi
sovraffollate, chiusura della scuola al pomeriggio, insegnanti
sovraccarichi di lavoro).
Accorpamento di indirizzi di studio tecnico professionali.
Impossibilità per gli studenti degli istituti professionali di entrare
nelle università (creazione di scuole che non formano l’individuo ma lo
preparano allo sfruttamento).
Lottiamo per il diritto all’istruzione.

Manifestazione
Venerdì 10 ottobre ore 9.00 piazza San Francesco

Coordinamento Studenti Medi Bolognesi

 

 

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