Fuori i fascisti !
dalle scuole e dalle università!
A Bologna è ormai da anni che l’estremismo legalitario-securitario attuato dall’amministrazione Cofferati colpisce il corpo vitale della città: è ormai percepita da tutti* una sempre più intollerabile cappa di grigiore, serializzazione, controllo e repressione che mira a rendere Bologna apatica, uno spazio dove l’unica libertà è quella dei flussi economici. Per realizzare questa Bologna della tolleranza zero è stata dispiegata una celata guerra ai poveri e ai ribelli, fatta di divieti, militarizzazione del delle strade e delle piazze, deportazioni di massa tramite il C.p.t..
Inevitabilmente questa strategia ha concesso legittimità culturale a posizioni che in città non emergevano da anni: razzismo, sessismo e autoritarismo sono logiche conseguenze delle politiche che il Cattivo Maestro Kofferati sta attuando.
Com’era prevedibile, formazioni di estrema destra stanno iniziando a cavalcare questo clima, contestando la Moschea come punto d’aggregazione per migranti, intessendo “accordi sulla sicurezza” con il comune, e facendo propaganda neofascista nelle strade. Da sempre la destra estrema assume il compito di braccio armato dei potenti, e oggi lo si vede più che mai negli attacchi ai centri sociali, migranti o al “diverso” di turno.
In questo clima all'università Statale di Milano ha avuto luogo l'ennesima aggressione fascista, dove alcuni studenti antifascisti hanno immediatamente contestato la presenza di un banchetto di "Azione Universitaria" che presentava scritte fasciste e incitava alla violenza razzista, e dove erano presenti anche picchiatori esperti, esponenti dell’estrema destra totalmente estranei al mondo universitario. alle contestazioni degli studenti si è arrivati allo scontro fisico, al termine dei quali ci sono stati 2 feriti tra gli antifascisti.
Come se non bastasse la repressione di stampo fascista è proseguita la sera stessa in ospedale, dove gli agenti della digos hanno forzatamente portato in questura uno dei compagni . Alcuni amici e compagni hanno cercato di opporsi al trasferimento forzato e immotivato, e la reazione delle forze dell’ordine è stata improvvisa e brutale: sette volanti hanno isolato e bloccato la strada, mentre i poliziotti hanno iniziato a picchiare gli studenti con manganellate, calci, pugni, fino a far sbattere la testa di uno di loro contro il marciapiede, colpendolo sulle ferite riportate durante gli scontri all'università. Alla fine in quattro sono finiti in questura e due di loro hanno avuto bisogno di essere nuovamente ricoverati in seguito alle ferite riportate durante il fermo, uno con i punti al naso riaperti e un altro con il braccio fratturato.
Purtroppo anche all’interno della nostra università’ gruppi di estrema destra stanno tentando di acquisire visibilità, facendo di nascosto pestaggi e aggressioni e mostrando pubblicamente un volto pulito quando fanno banchetti o proteste contro il caro tasse. ma Il rettore non ha preso alcuna posizione critica al riguardo, riconoscendo di fatto Azione Universitaria come interlocutore politico.
Forti della nostra memoria storica, ci opporremo a qualunque nuovo tentativo che porteranno avanti queste organizzazioni in cerca di agibilità e visibilità, non lasciandoci intimidire dagli opposti estremismi securitari di centro-sinistra e centro-destra, che predicano un equidistanza fra chi lotta per nuove libertà e chi diffonde solo odio; consapevoli che l’antifascismo e’ una pratica attuale e militante, che difende e libera spazi, e che può fermare questa deriva.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Collettivo Universitario Autonomo