[report di Infoaut.org della prima giornata del Not[Net]Working]
Primo appuntamento del seminario
di autoformazione "not (net) working" organizzato dalla
Info Free Flow Crew e dalla Rete Copyriot. Alla presenza di Karl del
Collettivo Ippolita, si è discusso, di fronte a circa una
cinquantina di persone, della nuova architettura del web 2.0, ovvero
di come motori di ricerca come Google o social networks come Myspace
o Facebook producano valori enormi da loro accumulati e sfruttati,
grazie all’attività di tutte le persone che utilizzano i servizi che
essi offrono.
E’ possibile che Google, oracolo della modernità, offra un
pacchetto di servizi cosi ampio, completo e facilmente fruibile
completamente gratis? Sarebbe strano per una multinazionale che ha
saputo resistere alla velocità con cui vari portali di ricerca, come
ad esempio qualche anno fa Altavista, o Yahoo, hanno abbandonato per
cosi dire la "cresta dell’onda". Dove trova allora i soldi
Google? Grazie al meccanismo della profilazione, ovvero della
capacità di Google (ma attenzione, potremmo parlare di molti altri
portali!) di riuscire ad immagazzinare e riorganizzare un enorme
numero di dati personali da parte dei suoi utenti, e poi di
riutilizzarli vendendoli ad agenzie pubblicitarie, il motore del
capitalismo come si è acutamente sottolineato.
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