Anche a Como la Gelmini è riuscita a fare il miracolo.
In una città che
da anni non vedeva nascere un movimento autorganizzato di contestazione che
non trattasse di argomenti strettamente cittadini, la controriforma
ciellina ha portato un centinaio di ragazzi del liceo scientifico Giovio,
del classico Volta e del liceo delle scienze sociali Ciceri a riunirsi allo
scopo di lanciare una piattaforma di lotta all’interno della città.
Nella
mattinata del 17 gli studenti del Giovio prolungano, occupando di fatto per
un’ora, il Comitato Studentesco affinchè continuasse la discussione sulla
riforma; nello stesso momento al liceo Ciceri si organizza un presidio
informativo durante le prime ore di lezionea cui partecipano circa duecento
persone. Viene convocata quindi per il pomeriggio dello stesso giorno
l’assemblea di cui sopra.
Obiettivi della mobilitazione sono quelli di
informare il più possibile su questi temi una città dove l’informazione
è stettamente controllata da un paio di giornali e televisioni padronali e
inoltre quello di riuscire a fare esprimere il Provveditore agli studi in
merito alla rifotma stessa.
Momento critico si annuncia già la visita della Gelmini a Erba (cittadina
a dieci minuti da Como) prevista per il 25.
Nell’ultima assemblea di questo
movimento nascente è stato prodotto un comunicato rivendicativo
distribuito in tutte le scuole ed inoltre sono stati creati gruppi di
lavoro al fine di organizzare nella maniera migliore la lotta per quanto
riguarda i temi ad essa connessi dell’informazione, del coinvolgimento
delle altre scuole della provincia e dell’organizzazione di un calendario
di appuntamenti che prevedono, tra le altre cose, lezioni autorganizzate
nelle principali piazze della città, la realizzazione di giornate
autogestite all’inteno del liceo e la partecipazione alla manifestazione
del 30 ottobre in unione con i professori in sciopero.