A Bologna continua la mobilitazione No Gelmini.
Le facoltà in rivolta sono Lettere e Filosofia, Giurisprudenza e
Scienze Politiche che hanno un’aula occupata in assemblea permanente e
molti laboratori attivi tra cui studi di approfondimento della legge,
cineforum, autoformazione; inoltre si stanno mobilitando anche Scienze,
Lingue, Scienze della Formazione, Agraria, Dams, Storia.
Il consiglio di facoltà di Lettere si è espresso contrario al decreto 133, ora tramutato in legge, e ha indetto un’assemblea aperta a tutti per il 23 ottobre.
Anche a Scienze Matematiche Fisiche Naturali il preside di facoltà ha invitato studenti, ricercatori e docenti ad un confronto sulla riforma.
Il consiglio di facoltà di Scienze Politiche, invece, si è rifiutato di leggere il comunicato degli studenti e ha evitato di esprimersi in merito alla riforma.
Oggi si è tenuta la conferenza stampa in aula 3
occupata a Lettere e Filosofia, punto nevralgico della mobilitazione,
in cui gli studenti e le studentesse hanno lanciato per domani "l’assedio al rettorato":
sarà il primo momento di presa di parola forte in merito alla riforma e
alla presa di posizione del rettore Calzolari e di tutto il Senato
Accademico.
Venerdì scorso, infatti, si è tenuta la riunione congiunta di Consiglio d’amministrazione e Senato Accademico che, "invece di prendere posizione contro il decreto 133,
preferisce scatenare una guerra tra atenei per accaparrarsi le ultime
briciole dei finanziamenti pubblici" – come recita il comunicato
dell’assemblea d’Ateneo. Il senato Accademico dell’Alma Mater non si
schiera contro il decreto Gelmini, ma sembra voglia operare una netta
divisione tra atenei di serie A e di serie B, in quanto "i tagli
economici eguali per tutti mortificano gli atenei che hanno meglio
lavorato".
Domani martedì 21 si riunirà nuovamente il Senato Accademico: è per questo che gli studenti saranno in piazza Verdi (concentramento ore 9.00)
per far sentire la voce di chi questa università la vive e
l’arricchisce. Non saranno presenti esclusivamente studenti, ma anche
delegazioni di ricercatori, docenti, personale tecnico-amministrativo,
studenti medi, genitori e insegnanti delle scuole primarie.
Il programma di oggi invece prevede, dopo la
conferenza stampa, lezioni in piazza verdi, assemblee in tutte le
facoltà, incontri di autoformazione e cineforum