NESSUNO SGOMBERO FERMERA’ LA NOSTRA VOGLIA DI LIBERTA’

Alcune centinaia di persone hanno sfilato oggi per il centro di Modena in
sostegno alle esperienze dell’Ex
Stamperia Occupata e di Libera.
Esperienze diverse per tradizione, linea
politica e impatto sul sociale ma
accomunate dall’essere state oggetto di repressione, nella pratica dello
sgombero, negli ultimi tre mesi, mesi
in cui la Giunta Comunale guidata da Giorgio Pighi si è allineata ai
dettami che arrivano dall’alto in materia di
sicurezza e accanimento sui movimenti sociali, reprimendo realtà come
Libera che addirittura da 8 anni erano
presenti sul territorio modenese e usando una forza ed un arroganza viste
poche volte, utilizzando più di cinquanta
persone, tra celerini e digos, nello sgombero stesso.Uno sgombero che
avrà come effetto solo
quello di riconsegnare al vero degrado della speculazione edilizia gli
stabili occupati e, nel caso di Libera,
alla costruzione di un autodromo la quale ha già dettato molti dubbi a
proposito in città per questioni relative sia all’impatto ambientale sia
economico. Partecipare al corteo in appoggio a queste realtà che da più
anni si sono battute contro
questo mondo di controllo sociale e cultura imposta, creando forme
importanti di autogestione e di socialità altra, svincolata dall’ ottica
del mercato
e rivolta alla creazione di pratiche sociali e politiche alternative era
l’obiettivo, raggiunto, della manifestazione. Erano presenti molti
dimostranti anche da Bologna, non mancavano gli squatters Torinesi, i
redskin carpigiani, i sindacalisti dell’USI-AIT, delegazioni da Parma,
Milano, Brescia, persino un gruppetto di wobblies dell’IWW di Vancouver.

Accompagnato dalla musica dei Fiati Sprecati, il corteo, partito da Piazza
Sant’Agostino intorno alle 16.30 è sfilato senza problemi per le vie della
città mentre le forze dell’ordine controllavano la
situazione invero molto tranquilla con l’eccezione del lancio di qualche
petardo e l’accensione di qualche fumogeno, concludendosi per le 19.
Tra
gli striscioni
si notavano scritte quali "Sgombera la giunta, Libera la città", "Nessuno
sgombero fermerà la nostra voglia di libertà", "Giorgio Pighi un sorriso
che gronda sangue"
" Demoliscono sogni per creare incubi".
Notevole da segnalare inoltre
l’iniziativa nel quale anche il corteo stesso si inquadrava, ovvero
quella della tre giorni di “Festival sulla filosofia del manganello e
degli sgomberi”, forma di risposta al festival della filosofia ufficiale
attraverso il quale Modena da’ un immagine di sè linda e tranquilla,
oscurando la realtà delle tensioni sociali presenti al suo interno.

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