In questi giorni gli studenti e i precari di Bologna
si stanno riprendendo la zona universitaria, costruendo momenti
di visibilita’ per rilanciare i propri percorsi autorganizzati di
lotta contro la precarieta’ e mettendo in campo pratiche di riappropriazione
dal basso.
Lunedi Piazza Verdi, sottratta al degrado delle camionette e dei
divieti, e’ stata vissuta da centinaia di studenti tornando ad essere
spazio pubblico di discussione e di scambio. Una giornata che rappresenta
la risposta migliore a chi vorrebbe negare la zona universitaria
quale spazio di iniziativa politica e sociale. Nella Bologna dell’autoritarismo
e della legalita’ cofferatiana la determinazione degli studenti
e dei precari si e’ dimostrata piu’ forte delle minacce di certi
comitati, delle intimidazioni della questura e delle strumentalizzazioni
della destra. I manganelli della celere schierata minacciosamente
di fronte agli studenti rappresentano un precedente gravissimo ed
una provocazione che la piazza occupata ha respinto con decisione,
continuando ad esprimersi quale territorio di libera aggregazione
e comunicazione politica.
Martedi la zona universitaria ha rifiutato la presenza di fascismi
vecchi e nuovi. Studenti e precari antifascisti hanno ridotto l’intrusione
di Alleanza Nazionale ad un marginale teatrino circondato dai blindati
dei carabinieri, coprendo di fischi la triste iniziativa organizzata
in Piazza Rossini.
Gli studenti e i precari sono il motore vivo del tessuto produttivo
metropolitano e dal cuore di Bologna continueranno a riappropriarsi
di ciò che gli è negato!
LIBERTA’ PER FEDE E NICOLA!
LIBERTA’ PER I PRECARI IN LOTTA!
studenti e precari